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Benvenuto al Presidente Sergio Mattarella da IDV Scandicci

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Il Presidente Sergio Mattarella arrivato in treno a Firenze. Poi in tramvia verso Scandicci raggiunge la Scuola Superiore della Magistratura presso la sede di Castelpulci.

Il compito affidato dalla Costituzione ai magistrati è «un compito né di protagonista assoluto nel processo né di burocratico amministratore di giustizia». Lo ha sottolineato il presidente Sergio Mattarella inaugurando l’anno accademico della Scuola superiore della magistratura di Scandicci.

Per il presidente gli atteggiamenti di «protagonista assoluto nel processo» o «di burocratico amministratore di giustizia» sono «due atteggiamenti che snaturano la fisionomia della funzione esercitata».

Vale quindi sempre, ha spiegato il capo dello Stato, «il monito di Piero Calamandrei: «il pericolo maggiore che in una democrazia minaccia i giudici è quello dell’assuefazione, dell’indifferenza burocratica, dell’irresponsabilità anonima».

Occorre, inoltre, per il capo dello Stato, recuperare efficienza nella amministrazione della giustizia, si tratta di un «recupero necessario per rispondere efficacemente al bisogno di legalità fortemente avvertito nel Paese».

Parlando di fronte al ministro della Giustizia, Andrea Orlando, e al vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini, il presidente Mattarella ha spiegato che le sfide che attendono i magistrati italiani sono «tanto più impegnative in un contesto di crescenti attese da parte dei cittadini, sempre più esigenti verso un servizio essenziale come la giustizia, chiamata a definire ogni giorno l’equilibrio tra diritti e doveri applicando le regole dettate dalla legge».

Per questo, ha aggiunto il capo dello Stato, «il controllo di legalità, per essere giusto ed efficace, impone percorsi formativi idonei a sviluppare nei magistrati la capacità di comprendere le dinamiche in corso nel mondo in cui operano». Per tutte queste ragioni, secondo Mattarella, «l’alto livello di preparazione professionale rappresenta la struttura portante su cui si regge l’indipendenza della magistratura».

Il presidente della Repubblica, come ormai è sua abitudine, a Firenze è arrivato su un treno dell’alta velocità di Trenitalia, accompagnato dallo staff e dal ministro della Giustizia, Andrea Orlando. Per raggiungere Scandicci, poi, ha preso la tramvia, il collegamento pubblico a basso impatto ambientale che rappresenta uno dei fiori all’occhiello di Firenze. Ad attenderlo il sindaco Dario Nardella, che lo ha accompagnato lungo il tragitto.

Benvenuto al Presidente della Repubblica. Dichiara il nostro Segretario Regionale Giovanni Fittante: “In un momento  di crisi di valori e crisi delle istituzioni la sua storia limpida e le sue qualità umane e politiche sono una garanzia e una speranza per tutti gli italiani.” Conclude Fittante, “Onorati di averlo in terra fiorentina come prima visita istituzionale dalla sua elezione, occasione per noi significativa e senz’altro gradita. Auguriamo al Presidente buon lavoro, certi che in questi anni del suo mandato porterà benefici al paese,come la difficoltà del tempo che viviamo in questo momento richiede, facendo tornare la nostra Italia il paese che merita di essere.

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Segretario IDV Scandicci

IDV Scandicci Lab

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